Una famiglia in particolare sembra aver avuto sino alla fine del Seicento una certa preminenza, quella dei Gozzani, i maggiori possidenti del paese.
I Gozzani erano una famiglia originaria di Luzzogno, in Valstrona, allora terra del ducato di Milano. Un membro di questo casato fece edificare a metà Seicento, probabilmente su un oratorio più antico, il santuario della Colletta, sulla cui facciata dipinse come ex voto un'immagine che ricordava la sua liberazione dal carcere. Nel Cinquecento un ramo della famiglia si stabilì a Brolo, dove acquistò numerose proprietà. Un altro gruppo familiare, che sembra praticasse l'attività di fabbro, si trasferì invece a Casale Monferrato (dove esistono ancora oggi due Palazzi Gozzani, in uno dei quali ha sede il Municipio di Casale), inserendosi con successo nel commercio delle armi, e spostandosi poi ad Aglié, nel Canavese. La zona di Casale-Alessandria-Novi Ligure era una delle mete dell'emigrazione della gente dell'area nord-occidentale del Cusio: si pensi alla cappella del S. Rosario nella chiesa di Nonio, fatta costruire nel 1658 dai Noniesi residenti ad Alessandria, o all'Ossario della stessa chiesa eretto a spese degli uomini di Nonio abitanti a Novi Ligure. Gli emigrati erano in genere artigiani, calzolai o commercianti di pell
Diversamente dalle altre case, di solito non molto ampie, l'abitazione di Carlo Francesco Gozzani , posta nel Canton di Sopra (dove oggi c'è l'edificio dell'ex colonia) e completata nel 1712, aveva quattro grandi stanze al piano terreno, che si affacciavano su un bel cortile porticato con al centro una fontana, a cui si accedeva da due portoni di ingresso, e altre stanze sopra il porticato, coperte di piode, oltre a un deposito e a un magazzino.
Anche la casa di Antonio Gozzani ( oggi edificio di via Lavatoio), costruita nel 1648, possedeva un porticato, un ampio cortile con due ingressi, un forno, un pozzo e un bel pergolato di vite.
Nella foto l'ingresso della
settecentesca abitazione
di Carlo Francesco Gozzani